Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

mercoledì 20 ottobre 2010

Risotto ai lamponi

Eccola, finalmente, la ricettina di Riccardo del risotto ai lamponi.
Anche lei, come al solito, semplice e deliziosa.

Ci vorrà il riso, Vialone nano o Carnaroli, a piacere, per 4 (320g, 350 g, 400g, oltre!), tre etti di lamponi freschi, pancetta tesa e stufata 120 g, mezza cipolla tritata, due cucchiai di brandy, brodo per cuocere il riso q.b., burro un cucchiaio e 60 g di burro ghiacciato per mantecare, panna liquida 200 cc (un cartone piccolo del lattaio), qualche goccia di limone, sale e pepe nero.

Devi incominciare stufando la pancetta in un padellino a fuoco basso e con un po' di acqua: quando è pronta sciogli  in altra padella il cucchiaio di burro, la cipolla tritata e la pancetta e mescoli con garbo (se proprio non si vuol dire "con amore"), senza fare bruciare il burro. Bagni col brandy e fai sfumare l'odore di alcolico.
Spengi, prendi i frutti e la pancetta con la schiumarola e li metti da parte.

Adesso tosti il riso con queltanto burro che basti e sfumi col liquido di cottura dei lamponi. Cuoci il riso col brodo per sedici minuti, mantechi col burro ghiacciato e i lamponi cotti.

Riempi il biberon con la panna, il limone, sale e pepe, scuoti alla grande. Fai un disegnino sul tuo riso nel piatto.
Spolveri di pepe nero, puoi finalmente sederti


(Grazie Mariachiara per la foto!)

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