Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

lunedì 22 novembre 2010

Linguine al ragù di triglie

Ecco una ricettina simpatica, gustosa ma soprattutto..... profumata. L'ho spulciata da un vecchio Sale e Pepe.
Il profumo del mandarino dà un valore aggiunto al gusto delicato delle triglie.

Per quattro amici ci vorrà l'idonea quantità di pasta, linguine va bene, 300 g di filetti di triglia da pulire con "religione", sei mandarini NON TRATTATI, una costola di sedano, una cipolla piccola bianca, una carota, uno spicchio di aglio, olio extravergine, sale e pepe.

Tanto per incominciare dovrai lavare un mandarino, grattugiarne la parte arancione della buccia e tenerla da parte; spremine poi il succo insieme ad altri tre e mettilo in una ciotola. Pela al vivo i due mandarini rimasti e falli a pezzettini.
E il mandarino è fatto.
A questo punto fai una brunoise o, a piacere una julienne, della verdura, meno l’aglio.
Metti cinque cucchiai di olio in padella e fa imbiondire l’aglio: deve dare solo il sentore, poi eliminalo. Metti le verdure nell'olio caldo e falle soffriggere per 3-4 minuti.
Sono questi i 3-4 minuti in cui sfiletterai le tue triglie, certo non devi comperare quelle da otto centimetri, una taglia giusta, se riesci a trovarle sono migliori quelle di scoglio (nota bene: le triglie sono uno dei pochi pesci rimasti che non sono ancora riusciti ad allevare, quindi devono per forza essere pescate).
Aggiungi al soffritto i filetti di triglie tagliati a quadretti, la scorza gratuggiata del mandarino e una presa di sale. Cuoci a fiamma media per un paio di minuti, bagnando con il succo dei mandarini, dopo averlo filtrato.
Nel mentre la pasta sarà arrivata a destinazione e la puoi sbattere nella padella con il ragù di pesce: falla saltare e unisci i mandarini a pezzetti e una manciata di pepe.

Giunto alla fine della ricetta potrai scientemente valutare se davvero invitare qualcuno a mangiarla o se cucinartela solo per te, magari in un pomeriggio novembrino piovoso, come sontuoso stuzzichino per un bicchiere di Arneis.

1 commento:

  1. Ciao Euge, questo ragù di triglie merita un pensiero e un piccolo premio, se ti va di passare da me puoi prelevarlo...un saluto

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