Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

giovedì 14 aprile 2011

Pomodorini Pachino con crema di caprino al pesto

Il finger food sicuramente ha un suo perchè!
Non è solo un modo diverso di mangiare ma soprattutto, dico io, è un modo diverso di pensare come "fare cucina".

Ho sempre avuto ritrosia verso il finger food, e per un motivo abbastanza scontato: troppo faticoso. E' evidente che preparare un antipasto, un primo, un secondo e un dessert per 15 o 20 persone è meno faticoso che preparare nove o dieci stuzzichini diversi, fossero anche solo per sette persone. Che poi il finger non è proprio uno stuzzichino, stuzzichino è quello che ti danno al bar quando vai a incenerirti di aperitivi.
Il finger ha sicuramente una marcia in più. Racchiude in un boccone un piatto intero, e non solo, diventa allo stesso tempo una gioia per gli occhi, prima che per la bocca.

Ovvio che non dovrebbero essere fatti finger food "men che meravigliosi", sennò diventa tutto completamente inutile.

Fatto questo preambolo oggi presento un piccolo finger che ha in sè il germe dell'eternità, e di questo devo ringraziare in primis lo Chef Maurizio Pinto, patron di un ristorantino niente male, Voltalacarta di Genova; in secundis le mia amiche Marta e Donatella, creatrici di Chef per caso, scuola di cucina di grande qualità, che me lo hanno fatto conoscere.

Dato che non è elegante ricopiare ricetta e foto della scuola premetto che ieri, a pranzo, li ho fatti, e li ho fotografati. Il sorriso dei miei commensali mi ha ripagato di tante cose.....

Per 10 persone preparerai 20 pomodorini Pachino, mezzo chilo di caprino fresco spalmabile, mezz'etto di pesto, 20 grammi di pinoli e dieci foglioline di basilico.

I pomodori li devi preparare così: tagli un po' di culetto per farli stare in piedi e tagli anche un po' di polpa col picciolo, che terrai da parte perchè sarà il loro cappello. Li scavi nella migliore maniera che puoi.
Mescoli il caprino e il pesto e li metti nella sac a poche con la bocchetta rigata.
Riempi quindi ciascun pomodorino con la tua crema al pesto e lo decori con due pinoli e la mezza fogliolina di basilico.
Tutto qua ma che bello! E che buono!!
Abbi fede cara/o Amica/o, ce ne saranno ancora di questi meravigliosi f.f.!!!










N.B. Mi è avanzata della crema: i crostini con le olivette di Gaeta, snocciolate al momento, mi sono sembrati una bella integrazione, carina, almeno....

1 commento:

  1. mmm buoneeeeee...passa a trovarmi ciaooo
    http://cucinadicottoespazzolato.blogspot.com/

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