Andiamo a incominciare

Basta fare un giro al mercato.
Già gli occhi si riempiono di colori, colori di pomodori e peperoni, caldi, rossi e carnosi come certe labbra che si offrono senza vergogna, ma anche caldi come il giallo di pani appena sfornati, sotto la cui crosta si indovina una tenerezza nuova.
E la verdura? ci offre tutte le tonalità dei verdi, che raccontano sommessamente di prati e di orti, innaffiati da uomini tranquilli in maniche di camicia, durante silenziosi tramonti.
Come si fa a non amare il cibo? Semplice, basta non amare gli umani.

venerdì 27 maggio 2011

Cronache Slowfish 2 - finalmente si mette qualcosa in corpo

Camminando incontro uno stand dall'aria simpatica, non foss'altro per il nome: panini d'aMare.
Evvài, questo sarà l'entrèe.
Eccolo, lo stand, gestito in proprio da Slowfood


E questo è il panino che mi sono scelto: 
Note per i lettori:
1 - Triora è un comune più o meno sopra Imperia, famosa per il pane e per le streghe;
2 - Prescinsuea è lìil termine genovese per la cagliata;
3 - i peperoni erano gialli, a striscioline;
4 - la foto fa schifo, è fatta col telefonino e c'è un perchè.
Voto: 11/10.

Intanto mi sono fatto una piccola birra, per digerire il salato, e anche per digerire un certo cartoccino di olive ascolane ripiene di baccalà.

Salgo al piano superiore perchè (chi l'avrebbe mai detto) voglio mangiare ancora qualcosa.

Qui, dopo un qualche giro, incontro il clou della mattinata:





























Non ti posso scrivere la ricetta, così come non ti posso scrivere, perchè non ne sono ancora capace, la sensazione di piacevolezza nel mettere in bocca quel mix.
Comunque la purea è di fave e patate, non direi metà  e metà perchè se no saprebbe troppo di patate, il polpo è fatto in guazzaetto con tanta bella broda rossa.
Voto: eccezionale.

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